sabato 10 novembre 2012

Uomini soli #1

Le nuvole riflesse nelle pozzanghere, le bandiere stracciate, tese verso monte, le chiome dei pini immobili reagire all’improvvisa manata di libeccio.
Il primo bar della rotonda aperto e poi 1 gelateria, 1 alimentari, 2 empori, 12 ristoranti e 4 locali notturni chiusi. Il proprietario del Caffè Danubio chiudere le porte finestre e incatenare i tavoli e le sedie della terrazza. Una coppia di ragazzini con il casco in testa passeggiare mano nella mano verso il motorino.
La scarpa rossa con il tacco a spillo del Priscilla, uomini soli davanti al Boca Chica, osservare le macchine in arrivo, aspettando. 13 macchine con uomini soli fermarsi davanti al Boca Chica, una macchina parcheggiata con un uomo solo che sembra al telefono, che spero sia al telefono, che decisamente non è al telefono anzi, che si sta proprio facendo fare un pompino da un altro uomo solo.
Le dune controluce e la iucca fiorita, un pescatore, il mare scosso dal vento. L’occhio di dio che esce dalle nuvole e si specchia nel mare, una coppia di fricchettoni che salutano il sole respirando a pieni polmoni, il vento freddo muovere la sabbia.
Un cielo di metà ottobre talmente intenso che non c’è scatto né filtro che può congelarlo, e mi toccherà imprimerlo bene nella testa, così andrà a fare compagnia a tutti gli altri cieli e nuvole e raggi d’oro dei tramonti di ogni stagione che ho visto correndo.
Ma guarda, in tutti questi anni non ero mai venuta a correre sul lungomare.

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