giovedì 25 aprile 2013
martedì 23 aprile 2013
mercoledì 17 aprile 2013
I teoremi dell'inquieto vivere (parte I)
I teoremi dell'inquieto vivere
che trovate qui
lunedì 15 aprile 2013
Del fiume morto, del suo nome e d'altre storie
L'ape vasaia debutta su Paper Project con
Del fiume morto, del suo nome e d'altre storie
Del fiume morto, del suo nome e d'altre storie
lunedì 8 aprile 2013
Il Punto Enel
“Se è qui per la bolletta, lei è dopo quel signore con il berretto”.
Il Punto Enel è ospitato in un negozio di telefonia. La doppia valenza
è evidente: il bancone della telefonia è design di franchising, la postazione
dell’Enel fa subito ufficio pubblico. Una scrivania in laminato, un computer
antidiluviano, un uomo rassegnato.
Aspettando il mio turno guardo gli espositori sognando un’ape perennemente
connessa che pinna, twitta e instagramma in scioltezza grazie al suo nuovo
smartphone. Ma le storie alla scrivania sono molto più interessanti della mia
deriva consumistica a occhi aperti.
Le bollette sottoposte all’uomo rassegnato mostrano importi da
capogiro per i più svariati motivi. Nell’appartamento sopra quello della
signora dai capelli bianchi e gli occhiali blu vive il figlio, e hanno un unico
contatore. Lui scalda la casa con la pompa di calore mentre lei con l’impianto
a metano.
“Quindi ora le arriverà pure la bolletta del gas, si prepari alla
botta” e la signora vorrebbe sedersi per il mancamento ma è già seduta. Può
solo far tremare le mani e chiedere la rateizzazione di questi 1.200 euro
piovuti in bolletta come una piaga d’Egitto.
“Ma non c’è modo di pagare di meno?” perché la speranza è sempre l’ultima
a morire.
“Consumare di meno” laconico l’uomo rassegnato.
L’uomo con la mantella impermeabile verde e il cappello da pescatore
islandese si scaglia contro la suocera che accende la lavatrice anche per un paio
di pantaloni e ha pure l’asciugatrice. Anche qui due appartamenti, unico
contratto, c’è chi consuma tanto e chi deve pagare, altrettanto.
“Che posso fare?” chiede l’uomo con la mantella all’uomo rassegnato
che può solo rispondere “Consumare meno o tirare un colpo alla suocera”, perché
le suocere sono più imperdonabili dei figli e una battuta se la può permettere.
L’omino con il berretto vuole sapere se è legale quello che vorrebbe fare, e all’uomo rassegnato e a me
fa tanta tenerezza, perché lui non
vuole mica fare una cosa che non si può.
Per fortuna è legale, mi sento tanto risollevata.
Sulla mia questione l’uomo rassegnato si illumina, con me non deve
ascoltare storie di figli menefreghisti, suocere consumatrici compulsive e
cessazione di attività.
Io devo capire se conviene ai miei genitori passare al mercato libero,
io conosco la differenza tra mercato tutelato e mercato libero, io so persino
cos’è l’Autorità per l’Energia. Grazie alla mia cultura basic l’uomo rassegnato
si veste della dignità del consulente mentre si sfila i panni dell’assistente
sociale e mi chiarisce le idee. Peccato che ormai il passaggio ad Enel Libero
Mercato sia già stato fatto, maledette promozioni telefoniche.
“Ora dovrà stare attenta ai consumi, per due anni, perché per
contratto è vincolato al gestore per 24 mesi”.
Quindi, la risposta è sempre la stessa, l’unica maniera di risparmiare
è consumare meno.
E’ lo stile di vita del momento, bellezza, molto up to date.
Facciamone una moda, se non riusciamo a farcene una ragione.
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