Sono un tecnico, uno di quelli che lavora dietro e sotto il palco.
Monto le luci o porto i pannelli di compensato per le scenografie. Ho
mani grosse e forti, e riesco a risolvere qualsiasi problema con queste
mie mani e il mio ingegno.
Sono una sarta, rincorro
cantanti e figuranti con gli spilli in bocca per aggiustar loro i
vestiti durante le prove. Riesco a cucire qualunque stoffa e adattare
anche il più visionario dei sogni di uno stilista a qualsiasi fisico di
attore.
Sono un pischello, ho fatto la coda tutta la notte
fuori e da domani per un mese sarò un soldato di Aida o un passante
stregato da Carmen. La lirica non mi piaceva, ma a furia di comparsate
per arrotondare lo stipendio, ora mi piace e ci sto dentro.
Sono
una maestra e ogni anno organizzo, riempio moduli, chiedo permessi e
autorizzazioni per portare i bambini a vedere questo splendido teatro e i
misteri celati dietro al sipario.
Sono una bimba e ho un
sogno. Qualcuno potrà dire che è il sogno di tutte le bambine, ma io
sono speciale e l'ho realizzato: volevo fare la ballerina e ora sono
entrata nella migliore scuola di danza d'Italia.
Sono una
musicista, un cantante, un direttore d'orchestra, un regista, un tecnico
luci suono un operatore di ripresa uno specializzato una maschera un
uomo delle pulizie un melomane una cassiera una guardarobiera un
coreografo una ballerina di fila.
ora, la fortuna è cieca, la vita ingiusta e il destino crudele. ma non è che bisogna sempre e per forza metterci sopra il carico
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/11/24/alla-scala-va-in-scena-lamianto/172711/