Fare la spesa è una condanna ineluttabile.
Ognuno ha il suo metodo per definire le priorità e individuare la
scelta, più o meno tutti però fanno “la lista”. Io ho elaborato una strategia
alternativa di sopravvivenza.
Uso Il metodo alfabetico: oggi farò la spesa con la P.
Pane, pollo, pomodori, pesche e prosecco. Ci sto dentro, la P mi piace;
peggio sarebbe stata la Q o la Z o anche la U, ma visto che il metodo serve a prendere
una decisione, almeno che la lettera sia funzionale e non serva a darsi la
zappa sui piedi.
Devo fare anche la spesa per la tribù, ho la lista di mia madre e
questo mi rassicura: lei ha scelto, ha deciso, ha scritto, a me tocca solo eseguire.
Fino a qui tutto bene, ho
preso il carrello, sono al banco frutta e verdura, è facile: pesche con la P e
“melone” nella lista.
“Prosciutto”, nella lista, ma guarda: ha la P anche lui.
Pollo con la P e “carne” nella lista: eh così sono capace anch’io. Ma
quale tipo di carne: maiale, pecora, manzo, vitello, pollo, coniglio, cavallo?
Quale taglio? Quanta?
Telefono.
Ok per la pecora, in offerta, due confezioni.
“Maionese” nella lista: la marca non ho dubbi, è Coop per questione di
principio, sul formato qualche indecisione, ma guardo il prezzo al chilo e
scelgo quella in vasetto che costa meno
di quella in tubetto, lo sa il responsabile del marketing perchè.
Esco dallo scatolame; girando l’angolo sbatto contro un espositore di
prodotti farmaceutici e mi ritrovo ad altezza occhi il test per
l’individuazione della menopausa: “Test rapido”. Ma dai. Tipo quello per la
gravidanza o i chetoni, ricerca l’ormone FSH e hai il risultato in pochi
attimi. Ok, la consapevolezza è una bella cosa, ma purtroppo ha l’iniziale sbagliata, dovrà aspettare il turno
della T, e ora che lo so chissà quando lo farò capitare.
Corridoio 3: "Profumeria, detersivi bagno, detersivi stoviglie,
detersivi casa".
Odio il corridoio 3. Un intero corridoio di detersivi e detergenti,
troppe alternative.
Calma, ho la lista, non può succedermi nulla. Io non devo scegliere,
non ho bisogno di spazzolini con la S, detersivi con la D, balsamo con la
B, crema depilatoria con la C. Non hanno
la P, non devo scegliere. Un giorno
scoprirò la discriminante per scegliere uno shampoo o un dentifricio o un
bagno-doccia piuttosto che un altro, e quel giorno il corridoio 3 mi diventerà
amico. Ma non oggi.
“Lyso-form casa” nella lista, c’è, lo vedo, lo metto nel carrello.
Facile.
“Sgrassatore Chanteclaire” nella lista. Non c’è. C’è lo sgrassatore Coop, lo sgrassatore Cif, lo
sgrassatore Vim, lo sgrassatore Quazar, lo sgrassatore Winni’s, lo sgrassatore
Primo prezzo, quello con la moneta da un euro, ma lo sgrassatore Chanteclaire non c’è. Eppure la lista lo
specifica, deve esserci.
Ora
È
Panico.
Telefono.
-Non importa, prendine un altro, uno qualsiasi.
Uno qualsiasi? OMG
-Davvero uno qualsiasi? Ma va bene anche quello Coop?
-Sì
Grazie al cielo posso uscire dal
corridoio 3.
La cassa veloce è la mia preferita, passo gli articoli sul lettore e li
dispongo nella borsa e nella sacca termica, in modo che: le scatole si
incastrino, le buste non còlino, i vasetti non si rompano, la frutta non si
schiacci, i surgelati non si scongelino.
Mi ricordo di: passare la carta, indicare la quantità, spostare dalla
busta l’articolo inatteso, attendere l’assistenza, selezionare il tipo di
pagamento, ritirare il resto, ritirare la spesa.
Grazie per aver utilizzato la cassa veloce.
Prego.
Oh, è andata. E la prossima volta che lettera uso?