giovedì 22 novembre 2012

Che bello, è di nuovo Natale.

Quando entro c'è solo una ragazza prima di me, bella, alta, sorridente, con i capelli neri come il corvo. Guarda la sua stampa e controlla la qualità della foto.
"Perfetto così, ne faccia 100".
La signora imposta la fotocopiatrice e poi chiede a me, che devo solo stampare un file. Di solito non vado in copisteria, ma di solito quando ho fretta finisce la cartuccia della stampante.
Consegno la mia chiavetta e spiego cosa mi serve. La signora è nervosa, le sto chiedendo una cosa troppo complicata, tipo visualizzare i file per dettagli e non per icone, lei va nel panico, si crea la coda, io cerco di farle capire tra un ooom e l'altro che non è complicato, la signora cambia tono e diventa acida, poi isterica, poi maleducata e mi ridà la chiavetta
"Dietro l'angolo c'è un'altra copisteria"
Esco, mi fermo a bere il caffè, mi fumo una sigaretta, visualizzo Michael Douglas con la mazza da baseball nell'emporio dei coreani, che è un pensiero tanto liberatorio, entra la bella mora con le sue 100 fotocopie.
"Posso lasciare il curriculum?"
La mestizia si dipinge sul volto del barista.
Lei prende la porta con passo determinato, io pago, esco, cerco l'altra copisteria e in 38 secondi netti ho ciò che mi serve, il curriculum.
"Lo so, quella signora non ha idea di come funziona un pc" mi dice solidale l'omino della concorrenza.
"Ne ho avuto sentore" mentre prendo riconoscente i mie tre fogli in formato A4.
Torno sul marciapiede tirando un sospiro e quasi sbatto contro la bella mora
"Ce l'hai fatta?" mi chiede sorridente e positiva
"Non era difficile" le rispondo.
Mi saluta, riprende il suo passo determinato ed entra nel negozio di abbigliamento accanto.
"Posso lasciare il curriculum?" la sento dire mentre m'avvio.
Che bello, tra un mese è Natale, inizia la ricerca del lavoro stagionale.

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