Lungo la strada che costeggia la ferrovia corre un muro di cemento. Un pino marittimo è stato lasciato crescere nel mezzo della strada e quando arrivi al pino sai che c’è il semaforo e che se devi andare alla stazione devi tenerti sulla sua destra, se vuoi andare al mare invece ti metti alla sua sinistra. Qualche metro dopo il semaforo c’era un grande cancello con le sbarre di ferro, perchè da lì uscivano i treni per andare al deposito di fronte.
A me piaceva andare alla stazione, era sempre motivo di
festa, e anche se non lo era perchè era un partenza, era comunque una
partenza gioiosa. Ad un certo punto era stata ristrutturata e tinta di
rosa, di un bel rosa gioioso anche lui, e con il suo atrio in marmo, e
suoi volumi in aggetto in vetrocemento così modernisti e le pensiline in
calcestruzzo a vista così essenziali, era diventata proprio una bella
stazioncina.
Una stazione piccola, niente a che vedere con quella
di milano, 5 o 6 binari e neanche una scala mobile, ma con il profumo di
tutte le stazioni di mare.
C’era una passerella per superare il
fascio dei binari; collegava questa parte della città, quella verso il
mare, con l’altra, a monte, e spuntava proprio poco prima del semaforo
del pino. Quella passerella era percorsa spesso a piedi o in bicicletta,
e tutte le volte che passavo di lì e vedevo qualcuno passare sulla
passerella pensavo: con tutte le volte che sono venuta qui, non sono mai
passata sulla passerella, che a me le passerelle sulla ferrovia
piacciono tanto.
Ora non c’è più la passerella, e il cancello da
cui uscivano i treni per andare al deposito, vicino al pino, è stato
sostituito da un grande portone scorrevole in lastre di ferro già
arrugginito, e poco dopo il semaforo ci sono tre strutture in tubi
innocenti di quelle per mettere le pubblicità, ma mica enormi, 100x150,
direi, a occhio.
VIAREGGIO CHIEDE GIUSTIZIA.
Sono tre
anni che nessuna pubblicità si permette di sovrapporsi a queste tre
parole affisse proprio lì, su quella struttura in tubi innocenti da due
lire.
Viareggio si è aggiunta alla lista delle città che chiedono giustizia; devo ammettere che arrivare alla stazione è un po’ meno
gioioso, ora.
http://it.wikipedia.org/wiki/Incidente_ferroviario_di_Viareggio
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/viareggio-gpl-per-cosentino/2103255
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