I lavoratori sono discriminati per sesso,
religione, provenienza sociale e geografica.
I bambini delle classi più
povere e degli immigrati sono sfruttati con il lavoro nero.
Alcune
categorie di lavoratori godono di totale assenza di tutela.
Nessuna
possibilità di programmazione del futuro.
La popolazione si concentra nelle aree urbane per sfruttare le economie
di scala, dando luogo a forti fenomeni di migrazione interna con tutto
quello che ne consegue.
La città si organizza nel pieno rispetto della
politica del laisez-faire e la speculazione copre interi settori urbani
con la lunga mano degli interesi economici leciti o meno, sfruttando
vuoti normativi e ritardi di gestione.
Negli ospedali si muore per
operazioni di routine.
Il diritto allo studio non è garantito.
Nessun
rispetto per l'ambiente.
Gli interessi privati modellano le scelte
pubbliche.
La propaganda si traveste da informazione.
L'architettura si fa
di regime.
La cultura accademica si ferma a guardare.
Che nelle città si
viaggi alla velocità della carrozza non mi sembra l'unico paragone
possibile con la fine del '700.
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