lunedì 1 ottobre 2012

Le parole sono importanti

Mi sveglio e metto su l’acqua per il tè.
Accendo la radio, sui 103.9, perché non mi interessa credere di vivere in un mondo dove tutti la pensano come me.
Ascolto:
nel 2007 erano 226.000; in cinque anni sono raddoppiate e sfiorano il mezzo milione, le donne con che il loro lavoro mantengono tutta la famiglia.
Lo dice un’elaborazione dati RED - Centro Studi Sintesi, condotto su dati ISTAT e riportate sul Sole 24ore di oggi.
“La crisi sembra ritagliarsi il ruolo di involontaria alleata delle pari opportunità” dice l'approfondimento del GR24 delle h 7.00.
I dati sulla disoccupazione femminile sono in crescita (11.8% a luglio) ma il dato si spiega anche con una maggior domanda di lavoro, perché un solo stipendio non basta più.
Nel 7.7% del totale delle coppie lavora solo la donna, al sud la percentuale raddoppia “dando alle donne l’ingrato ruolo di ammortizzatore sociale in famiglia”
Ma in mezzo milione di casi lo stipendio in famiglia è solo uno “e a tirare la carretta è la donna. Più appetibile in un momento del genere anche per il maggior gradimento che dimostra verso part time e forme di flessibilità”

Pongo attenzione all’uso dei termini utilizzati nel servizio.
Vorrei sottolineare che stiamo affidando il ruolo di involontaria alleata delle pari opportunità alla crisi.
Vorrei sottolineare che dopo moglie, madre, governante e donna delle pulizie  avevamo giusto bisogno dell’ingrato ruolo di ammortizzatore sociale in famiglia
Vorrei sottolineare che quando sei appetibile, il linea di principio, è perché dopo vieni mangiato.
Vorrei sottolineare che gradire è profondamente diverso da non avere alternative.

min 11:18

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