Ascolto la radio mentre lavoro.
Ah, è San Firmino. Ma pensa, trent’anni fa la mia più grande
preoccupazione di oggi sarebbe stata “speriamo che non mi firmino la fronte”, che al
Parini i grandi firmavano la faccia ai piccoli, sai le risate.
Poi.
In Italia quasi di 52.000 persone vivono per strada, cioè
gli abitanti di una città come Mantova, Campobasso o Pordenone, o
Viareggio escludendo Torre del Lago, mi vien da dire, visto che sto qui.
Il 40,6% sono italiani, per la maggior parte uomini, e nel 57.9%
hanno meno di 45 anni; il 61,9% ha perso un lavoro stabile e nel 59,5% si è
separato dal coniuge.
Poco più di un quarto ha un lavoro, per 15, 18 ore
settimanali. Fare l’homeless per libera scelta è una leggenda urbana, le code
di fronte alle associazioni di solidarietà e aiuto si vanno allungando e ne
approfittano anche persone che ora la casa ce l’hanno, ma domani chissà.
E si va avanti così. Numeri, dati, informazioni che
disegnano nella mia testa uno schizzo in bianco e nero con tratti molto molto definiti.
Ascolto tutto questo mentre cerco di posizionare un
frigorifero da 3.000 dollari su una barca di 27 metri, che è pure piccola,
infatti il frigo largo 900mm non c’entra, ma devo prendere un frigo
commercializzato in USA e negli USA non esistono frigoriferi larghi 600.
Oh, finalmente mi imbatto in un frigo dalle dimensioni europee,
scarico il pdf per la scheda tecnica, apro la finestra e mi cade l’occhio sulla
barra in alto, quella dove c’è il nome del file.
“07938590.pdf
– Adobe Acrobat Pro Extended- there is something terribly wrong with this
country, isn't there?”
Non sono fantastiche alcune coincidenze?
Nessun commento:
Posta un commento