lunedì 11 luglio 2011

Mimmo

Non ricordo esattamente da quanto tempo Mimmo viene a mangiare al Tremotino, ma è già un bel po’.
Mimmo è un artigiano, lavora il legno. Viene a pranzo, beve una coppetta di spumantino per aperitivo, si siede al tavolo e consuma il suo pranzo di lavoro, primo secondo con contorno ¼ di vino bianco e caffè.
Si alza e prende un’altra coppetta al banco. Facciamo due chiacchiere e se ne torna al lavoro, di solito finendo la frase sulla porta.
Il vino bianco non lo potrebbe bere, dice, e neanche quello rosso. Ma il bianco almeno è più leggero. Ci vuole una fettina di arancio, perché gli svolta il sapore e gli piace di più.
Mimmo è educato, ti racconta le sue cose e si interessa delle tue. Ha la battuta leggera e simpatica, spesso condita di un vago sarcasmo.
Un giorno mi dice: domani non vengo che devo andare in ospedale.
Oh, dico, devi operarti?
No, dice, ci devo andare per fare degli esami.
Ah, dico, allora niente di che.
Eh, dice, vedi questo buco che ho sulla fronte?
Sì, dico, cos’è?
Qualche anno fa sono stato operato in testa, mi hanno trapanato il cranio per un aneurisma.
Az, dico
E mi hanno dovuto fare una trasfusione, dice, e ti ricordi di quella storia che non controllavano il sangue? Ecco, io ho preso l’epatite. E ora ho la cirrosi, e ogni tanto mi tolgono un pezzo di fegato e il resto me lo impacchettano in modo che possa funzionare. Sono in lista d’attesa per il trapianto. Ma mica lo so se arrivano in tempo. Non dovrei bere, ma diobe’, sono praticamente un morto vivente, almeno mezzo litro di vino al giorno me lo concedo.
Così ogni tanto non si palesa e va a fare gli esami.
Quando è sparito per tre settimane, è tornato con un pezzo di fegato in meno. E sul tavolo ha voluto  ¼ di litro in più.
Ci ha fatto pubblicità, ha portato qualcuno a pranzo per farci conoscere. Una ragazza che viene sempre con il nonno. Ha aiutato la nostra cuoca a sistemare la cucina dopo il trasloco.
E’ stata lei a ricevere la telefonata di Mimmo dall’ospedale.
“Eufrasia, hanno trovato un donatore. Mi hanno fatto il trapianto. Appena esco vi vengo a trovare”
Oggi Mimmo è venuto a pranzo. Non può pasticciare troppo a tavola, meglio non esagerare con il maiale e con i condimenti. Ha una bella faccia sorridente.
E portami dell’acqua frizzante, per favore.
Ora ha molto più senso bere acqua frizzante. Ha un fegato nuovo. Non vuole mica giocarselo.
Bisogna aver riguardo di un regalo così.

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