domenica 5 maggio 2013

Doppia informazione


L’omicidio di Castagneto mi ha colpito per la quantità di livelli di lettura possibili.
L’episodio si racconta in poche parole. Una ragazza di 19 anni finisce il turno serale in pizzeria e la mattina dopo la trovano in fondo a una piana, seminuda, morta. Viene fermato un uomo, un segalese, e rilasciato. Poi un secondo senegalese, il presunto omicida, grazie alla segnalazione di un connazionale.

In questa vicenda ci sono tutti i temi :
c’è una ragazza che si fidava
c’è un uomo violento
c’è una violenza oscena
c’è un senegalese pericoloso in Italia per mancato controllo
c’è un senegalese coraggioso in Italia con regolare permesso
c’è un paese di 9.000 abitanti stravolti dal dolore
c’è un paese di 9.000 abitanti di cui 1.000 immigrati perfettamente integrati
ci sono le forze dell’ordine determinate
ci sono giornalisti che seguono la notizia
ci sono i social network che la diffondono
ci sono i giornali che arrivano il giorno dopo.
Metto da parte la questione del crimine commesso, si commenta da sé.
Sottilineo l’aspetto che mi ha fatto pensare. Ho seguito la vicenda sul web attraverso twitter e facebook, e sul cartaceo con il Tirreno. Dal web ho avuto gli aggiornamenti in tempo reale in 140 caratteri e collegamenti con tutti gli argomenti affini. Nel web ho visto la professionalità e l'empatia di chi se ne è occupato, la pochezza dei poveri di spirito e la ricchezza delle anime salve.
Sul giornale ho avuto gli approfondimenti necessari e la calma per riflettere. Non so come andranno a finire i social network e i giornali di carta, ma per ora questa doppia presenza è l’essenza dell’informazione.

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